Descrizione
Annessa al monastero delle Benedettine, ed è a una navata. Gli stucchi decorativi sono stati realizzati dal palermitano Francesco Alaimo (1749). Rifatti nel XX secolo. Esisteva prima del 1495, anno in cui cessò di essere “Parrocchia”. Sul soffitto si legge: “ECCLESIAE MAJOR HYERACI OLIM PAROCHIALIS S.IULIANI”.
Fu restaurata una prima volta nel 1819 in seguito ai danni subiti nel terremoto del 1818. Del 1859 è l’altare maggiore lavorato in legno da Gaetano Durante da Palermo. Tutto il pavimento e gli altari laterali sono stati rifatti nel 1964 per munificenza di Don Giacomo Scancarello che per 32 anni aveva assistito spiritualmente le suore.
Opere: A sinistra:
Statua: Raffigura San Lorenzo. In legno. 1492. Indorata nel 1631 e 1764.
Tela: Rappresenta l’Annunciazione della Madonna. 1755.
A destra:
Statua: Raffigura San Giovanni Evangelista. In legno. Restaurata e indorata nel 1764. Preziosa icona del tardo seicento.
Tela: Raffigura San benedetto, Santa Scolastica, San Mauro e San Placido primi discepoli di San Benedetto. Nel margine inferiore destro si legge : “GIOV. PRATRICOLO P.NEL 1834 - SOTTO IL GOVERNO DI D.M. PAULA ALBANESE ABBADESSA” :
Altare: In marmo con quattro colonnine doriche. Nella parte sottostante un urna con il simbolo di San Benedetto. Tabernacolo in marmo con agnello dell’Apocalisse con i sette sigilli.
Pulpito: In ferro battuto del 1652.
Altare Sagrestia: In legno. 1700. Con cinque pannelli colorati raffiguranti : San Gertrude, San Agnese, Redentore, Santa Cecilia, Santa Scolastica. Di impronta tardo-manierista. Il dipinto si può ascrivere tra il XVIII e l’inizio del XIX secolo. Una cultura riconducibile agli esiti pittorici di un artista quale Filippo Randazzo e/o del suo allievo Ottavio Volante.
Via Crucis: Stampe inglesi del 1700.
Modalità d'accesso
Nell'edificio insistono barriere architettoniche
Indirizzo
Ingresso
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 17 ottobre 2024, 23:40