Chiesa di San Bartolo
Ultima modifica 16 ottobre 2024
Si trova nell’omonima Piazza alla periferia del Paese. La tradizione vuole che questa Chiesa divenne provvisoriamente “Sepolcreto” dei Ventimiglia. Vi fu sepolto Francesco I Ventimiglia nel 1338. Ma il vero Pantheon di famiglia fu realizzato a Castelbuono nel XV secolo.
E’ probabile che la Chiesa fosse preesistente al 1338 perché riporta nel suo impianto originario elementi architettonici che afferiscono agli impianti chiesastici medievali.
Il suo orientamento lungo un asse occidente-oriente cioè con un abside circolare ad oriente e un pronao d’ingresso sottostante la torre campanaria ad occidente, ricorda la caratteristica dell’impianto normanno.
Formata da un vano al quale era attaccata nel lato Ovest una torretta poggiante su quattro pilastri, due dei quali in pietrame misto a calce viva e due in pietra squadrata, forse residuo di un arco trionfale romanico.
Tutto ciò si desume da una finestra in stile rabesco posta sul lato sud e da un’altra finestra di osservazione ormai chiusa, visibile dalla torretta dal lato nord. Nel XV secolo il sepolcreto fu prolungato nella parte anteriore e sollevato assieme alla torretta.
La chiesa è ad una navata. La costruzione originaria era più arretrata come è facile dedurre dalla presenza nella parte superiore di un arco e di due finestre al di sopra di una costruzione più bassa e più avanzata rispetto a tutto il resto, che serviva da riparo ai pellegrini. La chiesa fu ampliata nel 1775; abbellita e decorata nel 1794 con finissimi stucchi in stile composito barocco, dagli artisti Francesco, Clemente e Rocco Lo Cascio. (doc. 1794). Ristrutturata nel 1978. L’altare è formato da un tavolo di castagno antico. Il pavimento era in cotto locale. Oggi è in marmo.
Opere
Fonte: Si trova all’ingresso. Reperto proveniente dal chiostro agostiniano del secolo XIV. L’artistica scultura contiene un piccolo bassorilievo di San Bartolomeo.
Polittico: In pietra marmorea bianca di Comiso. In bassorilievo, tranne una Madonna in trono con il Bambino. San Giacomo e San Bartolo che sono statue. Al Vertice è raffigurato il Padre eterno con il mondo in mano ; nella parte sottostante, al centro la pietà con le tre Marie. (Maria SS ., Maria di Magdala e Maria di Cleofe). Ai lati in due medaglioni l’Annunciazione : A sinistra l’angelo e a destra la Madonna. Nella parte centrale al centro la Madonna in trono con Bambino ; a destra San Giacomo e a sinistra San Bartolo. Sotto le statue dei Santi il loro martirio. Nella parte inferiore al centro la natività ; a destra San Paolo e a sinistra San Pietro. Ai due lati il Marchese e la Marchesa di Geraci. (verosimilmente Simone II Ventimiglia, figlio di Giovanni I e nipote di Simone I, e la moglie Maria Ventimiglia). Si trova nella parete frontale. E’ attribuito a Antonello Gagini e bottega (Vincenzo e Fazio). Datato metà del XVI secolo.
Cappella di S. Bartolo: ante: In legno. Chiudono la nicchia sul lato sinistro. Sono dipinte. Nella parte superiore due angeli con il simbolo della Fede e la Speranza.
Statua: Ignoto scultore madonita del XVI secolo. Raffigura San Bartolo che tiene nella mano destra un coltello simbolo del suo martirio, e nella mano sinistra un libro. Scultura lignea policroma.
Tela: Secolo XVII. Vi sono rappresentate due scene: in quella superiore la Madonna della Cintura e in quella inferiore San Nicola Tolentino agostiniano, sorretto da due angeli in punto di morte.
Tela: Raffigura l’Annunciazione. Il quadro fu portato a Geraci in processione in occasione del colera del 1837. Secolo XVII.
Acquasantiera: In marmo alabastrino, datata 1552. Sul bordo si legge: “ ANNO DOMINI INCARNATI VERBI: X INDICIONIS: N: SS. 2”. Proviene dal chiostro agostiniano.
Iscrizione: In gesso. Si trova sulla porta di ingresso all’interno. “D. O. M. TEMPDUM HOC DIVO BARTHOLOMEO APOSTOLO AB AEVO DICATUM ORNATUM ET DEALBATUM EST S. T. D.: D. JACOPO GIALLUMBARDO ARCHPRESBITERO SAC.TE. D. JOSEPH VIVINETTO PROCURATORE AN. DOMINE 1794. RESTAURATUM 1978”.
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Church of San Bartolo
It is located in the square of the same name on the outskirts of the town. Tradition has it that this Church temporarily became the "Burial Ground" of the Ventimiglias. Francis I Ventimiglia was buried there in 1338. But the real family Pantheon was made in Castelbuono in the 15th century.
It is probable that the church was pre-existing in 1338 because it bears in its original layout architectural elements that pertain to medieval church systems.
Its orientation along a west-east axis, that is, with a circular apse to the east and an entrance pronaos below the bell tower to the west, is reminiscent of the characteristic Norman layout.
Formed by a room to which was attached on the west side a turret resting on four pillars, two of which were of rubble stone mixed with quicklime and two of which were of squared stone, perhaps the remnant of a Romanesque triumphal arch.
All this can be inferred from a rabesco-style window on the south side and another now-closed observation window, visible from the turret on the north side. In the 15th century the burial ground was extended at the front and raised together with the turret.
The church has one nave. The original construction was more set back, as can be easily deduced from the presence in the upper part of an arch and two windows above a lower and more advanced construction than the rest, which served as a shelter for pilgrims. The church was enlarged in 1775; embellished and decorated in 1794 with fine stucco work in the composite Baroque style by artists Francesco, Clemente and Rocco Lo Cascio. (doc. 1794). Renovated in 1978. The altar is formed by an antique chestnut table. The floor was made of local terracotta. Today it is made of marble.
Works
Source: Located at the entrance. Find from the 14th-century Augustinian cloister. The artistic sculpture contains a small bas-relief of St. Bartholomew.
Polytheme: In white marble stone from Comiso. In bas-relief, except for an enthroned Madonna and Child. St. James and St. Bartholomew who are statues. At the Vertex is depicted the Eternal Father with the world in his hand ; below, in the center is the piety with the three Marys. (Holy Mary ., Mary of Magdala and Mary of Cleophas). On the sides in two medallions the Annunciation : On the left the angel and on the right the Madonna. In the central part in the center the Madonna Enthroned with Child ; on the right St. James and on the left St. Bartholomew. Below the statues of the saints their martyrdom. In the lower part in the center the nativity ; to the right St. Paul and to the left St. Peter. On either side the Marquis and Marchioness of Geraci. (Likely Simon II Ventimiglia, son of John I and grandson of Simon I, and his wife Maria Ventimiglia). It is located in the front wall. It is attributed to Antonello Gagini and workshop (Vincenzo and Fazio). Dated mid-16th century.
S. Bartolo chapel: doors: In wood. They close the niche on the left side. They are painted. In the upper part two angels with the symbol of Faith and Hope.
Statue: Unknown Madonite sculptor of the 16th century. Depicts St. Bartolo holding a knife in his right hand, a symbol of his martyrdom, and in his left hand a book. Polychrome wooden sculpture.
Canvas: 17th century. It depicts two scenes: in the upper one Our Lady of the Belt and in the lower one St. Nicholas Tolentine Augustine, supported by two dying angels.
Canvas: It depicts the Annunciation. The painting was brought to Geraci in procession during the cholera of 1837. 17th century.
Acquasantiera: Made of alabaster marble, dated 1552. The border reads, " ANNO DOMINI INCARNATI VERBI: X INDICIONIS: N: SS. 2." It comes from the Augustinian cloister.
Inscripion: In plaster. Located on the entrance door inside. "D. O. M. TEMPDUM HOC DIVO BARTHOLOMEO APOSTOLO AB AEVO DICATUM ORNATUM ET DEALBATUM EST S. T. D.: D. JACOPO GIALLUMBARDO ARCHPRESBITERO SAC.TE. D. JOSEPH VIVINETTO PROCURATOR AN. DOMINE 1794. RESTAURATUM 1978."